mercoledì 18 febbraio 2009

La mia lettera a Salvatore Borsellino.

Salve Sig. Borsellino,
mi chiamo Valentina, ho 20 anni e sono di Trapani.Stamani ho appreso la notizia tanto attesa e desiderata da me,ossia la Sua presenza a Trapani il 06 marzo 2009, e non Le nascondo la mia immensa emozione.Il mio più grande sogno è quello di poter entrare in magistratura e di poter combattere la mafia;ciascuno di noi nasce con delle propensioni e io credo di non poter far altro,so che farei bene il mio lavoro.Dentro me ho una grande rabbia verso la mafia. Quando avvennero i fatti del 1992 ero una bambina di nemmeno 4 anni, ma mi sento responsabile per ciò. Credo che ciascuno di noi lo sia,perchè nessuno ha fatto nulla per evitarlo nonostante avesse potuto.Oltre a studiare quello che per "dovere" devo studiare, nel tempo libero leggo tutto ciò che mi consenta di capire il fenomeno mafioso ed i fatti accaduti. Da ciò ho maturato questa mia convinzione.Paolo e Giovanni hanno lottato per lo Stato,e è proprio quest'ultimo che ha voltato loro le spalle. Loro si sono sacrificati per la nostra libertà, per dare a noi giovani un paese più giusto. Hanno lottato fino alla fine nonostante sapessero a cosa ciò li avrebbe condotti,ma lo hanno fatto senza paura, senza alcun cedimento con coraggio e dignità. E se noi giovani non possiamo ritenerci propriamente responsabili , abbiamo altresì il dovere di riscattare il loro impegno, il loro sacrificio,di farci portatori dei loro valori, dei loro ideali per poterli fare davvero "vivere nelle nostre gambe".E' nostro dovere ciò, ed in questo siamo davvero responsabili.Ed in questo dobbiamo aver rabbia, ma la rabbia positiva:quella che ci spinge a lottare, a superare le difficoltà che si presentano per raggiungere uno scopo importante, la Giustizia.Paolo e Giovanni sono i miei idoli,l'esempio da seguire, il modello cui ispirarsi,mi sento molto legata a loro: vivo la loro presenza nel quotidiano.So che può sembrar assurdo ma è così. Ovunque mi volti ho le loro foto, mi confido con loro, parlo a loro e mi fa star bene l'idea che possan ascoltarmi, che dall'alto mi guidino e mi diano il corraggio per lottare per i Nostri ideali, per i nostri valori.A volte capita di emozionarmi leggendo o vedendo i fatti che hanno macchiato di sangue la nostra Sicilia e vedendo l'impegno di questi UOMINI, li sento parte di me e a volte mi sento ridicola per questo. Poi rifletto e penso che sarebbe ridicolo se così non fosse, se ciò non suscitasse in me dei sentimenti ma indifferenza. Questo sarebbe ridicolo e vergognoso, ma purtroppo per alcuni è così.Paolo diceva che:" Se la gioventù le negherà il consenso anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo". Credo questo sia il compito di noi giovani oggi ed è di questa frase che farò il filo conduttore della mia vita,perchè se così non facessimo alora saremmo proprio noi giovani a far morire Paolo e Giovanni e vanificare tutto quello che questi uomini ed altri con loro hanno fatto per noi. Sarei onorata se in occasione della Sua presenza a Trapani poteri conoscerla, mi darebbe una gioia immensa...Ho sempre sperato ciò.Spero in una Sua risposta e La ringrazio per l'attenzione, per la disponibilità e per quello che fa quotidianamente in memoria di Paolo. Confido nel fatto che un giorno Giustizia sarà fatta, per Paolo, Giovanni e per tutti quelli che hanno avuto la sola colpa di compiere been il proprio lavoro. Cordiali Saluti

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