sabato 14 marzo 2009

E' TEMPO D'AGIRE IN DIFESA DI GENCHI.

Vorrei svegliarmi ed accorgermi di aver vissuto solo un incubo...Svegliarmi potendo riuscire a vedere Paolo e Giovanni portare a termine il loro lavoro... Svegliarmi e saper che quel 23 maggio e 19 luglio 1992 non successe niente... Svegliarmi vedendo Paolo e Giovanni tra noi.... Vorrei ma purtroppo non posso...La realtà supera ogni incubo...Ed io non riesco più a stare a guardare,non riesco più a sopportare queste persone prendersi gioco di noi ma soprattutto dei grandi Uomini. Non sopporto più i mei connazionali che con l'indifferenza e il silenzio consentono che ciò accada!Sono arrabbiata nera,odio chiunque si sta rendendo complice di tutto ciò,odio la poca memoria di questo paese!

Si sta uccidendo Genchi sotto gli occhi di inermi spettatori e questo è atroce. E’ atroce vedere innocenti processati e criminali inquisitori. Personalmente , benché consapevole della mia non diretta responsabilità per i fatti del ’92 considerato che ero solo una bimba di nemmeno 4 anni, ho sempre sentito un profondo dovere interiore di riscatto per la colpa delle generazioni più grandi che hanno permesso ciò. Mi sono inconsciamente fatta carico delle loro colpe e come chiunque abbia una colpa cerco di espiarla promettendo di adoperarmi per riuscire a sentire quel fresco profumo della libertà.
Oggi vedo molte analogie con quel maledetto 1992. Non c’è il tritolo, ma c’è comunque la morte di servitori dello Stato. Credo che per chi ha un profondo culto delle Istituzioni e opera esclusivamente in virtù di questo ricercando la Verità, esattamente come finora ha fatto Genchi, non ci sia peggior tradimento, peggior affronto di vedersi dipinto come pericolo per le Istituzioni da coloro che le Istituzioni le hanno, annientate, distrutte, uccise. Non oso immaginare come possa sentirsi Genchi, attaccato da quelle Istituzioni che tanto voleva proteggere.Ma la cosa che mi rode dentro è la reazione della società civile. Perché se è vero che non posso sentirmi responsabile per le stragi del ’92, posso e devo sentirmi responsabile qualora dovesse accadare ciò a Genchi ( e non parlo di morte fisica). Credo si stiano rifacendo gli errori del ’92, credo che si stia lasciando nuovamente soli i servitori veri dello Stato, gente processata solo per aver fatto il proprio dovere. Non riesco a non pensare alle ultime frasi dello scritto di Benny(http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1170:la-profezia-di-salvatore-borsellino-su-gioacchino-genchi&catid=2:editoriali&Itemid=4) . Genchi arrestato. Genchi in galera. Mi sento male. La mia coscienza non mi farebbe più vivere. Come si può continuare avivere sapendo che una persona innocente è in galera per aver fattosemplicemente il suo lavoro ed averlo fatto anche per noi? E sapendo che noinulla abbiamo fatto per impedirlo? La voce della mia coscienza sarebbe ognigiorno sempre più forte e insopportabile. Credo e voglio credere che ciò mai accadrà, ma se ciò dovesse accadere sarà colpa di noi tutti, nessuno escluso, poiché non siamo stati in grado di difenderlo e proteggerlo. Perché le parole spesso non bastano ed occorre agire, avere coraggio ed opporsi con qualsiasi mezzo. Se dovessero riuscire a mettere in galera Genchi vorrà dire che non saremo riusciti nel nostro compito, ancora una volta non saremo stati degni di gente del valore di Genchi. E di certo non avremo meno colpe di coloro che assistettero in silenzio alle stragi del ’92. La storia si ripete.Leggo con orrore di chi allude ad un estremo atto da parte di questi assassini che ci governano volto all’uccisione fisica del Dott. Genchi. E l’orrore aumenta quando mi accorgo che la preoccupazione è di salvaguardare solo eventuali dati in possesso del Dott. Genchi. Anziché adoperarsi per non permettere l’uccisione di una persona cercando di proteggerlo in ogni modo si limitano a consigliargli di salvare e affidare a più persone e luoghi le sue conoscenze. Vergognoso!!!!!!! D’altronde siamo sempre in Italia, si piangono i morti dopo che si è fatto sì che venissero uccisi. Il dolore e la rabbia che provo dentro non riesco davvero ad esprimerla. Non riesco e non posso permettere che accada nulla di male a Genchi, starei così male da sentirmi io assassina, da sentirmi parte di quel sistema criminale che sta architettando tutto lo stesso che uccise il mio Paolo, Giovanni.Arriva il tempo in cui le parole ed i buoni propositi non bastano più, il tempo in cui bisogna agire, prendere delle posizioni, avere coraggio, difendere le proprie idee, i propri uomini, la propria terra indipendentemente da quali possano esser le conseguenze personali. Questo è quello che chiedo ai miei connazionali. Io voglio fare ciò, io devo difendere Gioacchino. Ma so bene che io da sola non posso fare molto.Io voglio essere in pace con la mia coscienza.! Non permettamo che tocchino Genchi!

1 commento:

  1. Come ha scritto Benny: "E’ avvilente e drammatico, ma dobbiamo tenere duro."

    Marco

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